L’eredità cospirazionista di Trump che non se ne andrà con lui
La sconfitta del repubblicano Donald J. Trump alle ultime elezioni presidenziali contro l’avversario democratico Joe Biden, non ha fatto altro che mostrare all’opinione pubblica occidentale l’atipicità di tale presidenza e soprattutto dell’identità stessa del ‘trumpismo’, neologismo a cui addirittura l’enciclopedia Treccani dà una definizione: è “l’ideologia, la politica e lo stile di vita propri dell’imprenditore Donald Trump, eletto presidente degli Stati Uniti nel 2016”. Una figura basilare per la politica statunitense e non solo, e quando sarà costretto a lasciare la Casa Bianca il 20 gennaio, Trump si dimostrerà probabilmente più resistente del previsto, e quasi sicuramente rimarrà una forza potente e dirompente nella vita americana, dato che ha ricevuto 71 milioni di voti, otto milioni in più rispetto al 2016, e circa il 48% del voto popolare. Ha cioè mantenuto il sostegno di quasi la metà degli elettori nonostante quattro anni di scandali, battute d’arresto, impeachment e la brutale epidemia di Covid-19.
“Se c’è qualcosa di chiaro dai risultati elettorali, è che il presidente ha un enorme seguito, e non ha intenzione di uscire di scena a breve”, ha detto l’ex senatore repubblicano Jeff Flake, dell’Arizona, uno dei pochi funzionari del partito che ha rotto con Trump negli ultimi quattro anni, e che ha notato, come molti tra l’altro, che il tycoon di New York ha modificato il GOP (il partito Repubblicano) a sua immagine e somiglianza, dando ampio spazio per esempio ai settori più reazionari dell’opinione pubblica statunitense.
Su queste pagine si è già parlato di una corrente che di fatto ha forgiato il trumpismo, e cioè l’Alt-Right (1), che ha avuto e ha in Steve Bannon uno dei portavoce, e che ha tentato di creare una “Internazionale Sovranista”, cioè The Movement, che ha coinvolto vasti settori del populismo europeo come la Lega di Matteo Salvini e Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni. Un “movimento eterogeneo di estrema destra che esiste soprattutto su internet”, visto il forte bipolarismo USA, come riportava il New Yorker nel marzo 2016, che “promuove ideologie di destra alternative a quelle tradizionali [americane], al conservatorismo classico in auge nel partito Repubblicano (un conservatorismo a sua volta rinnovato con la presenza dei cosiddetti neo-con e coi teo-con, tramite fra la destra politica e l’evangelismo fondamentalista), e ha sdoganato temi che in Europa sono presenti nell’estrema destra o nel nazional-populismo”. Area che nasce dal paleoconservatorismo statunitense, una corrente politico-filosofica emersa negli anni ’80 (ma con propaggini negli anni ’50) favorevole a una politica contraria all’immigrazione, a una politica estera isolazionista e al nazionalismo economico; ha avuto intellettuali come Samuel Francis e Paul Gottfried, che hanno posto le basi teoriche per la transizione moderna dal paleoconservatorismo all’Alt-Right, come ha documentato lo storico francese Stéphane François, registrando non pochi flirt anche con una corrente comunitarista antimoderna come la nouvelle droite, nonostante il proverbiale antiamericanismo di quest’ultima (2) e la diffidenza da parte della destra tradizionalista rivoluzionaria (3). Ma oltre all’Alt-Right, la presidenza Trump ha visto l’emersione di un preoccupante fenomeno come quello del cospirazionismo, un fiume carsico che rende tale area non dissimile all’estrema destra classica, e che pare attingere a un altro classico a cui la destra ha fatto riferimento per parlare di complotti nel passato, e cioè i Protocolli dei savi di Sion. È QAnon, nato nel 2017 ma emerso pericolosamente con la pandemia di Covid-19 del 2020.
La teoria del complotto sul Deep State
Il caso QAnon dimostra con estrema certezza – assieme ad altri fenomeni affini, come la denuncia di un presunto piano prestabilito dalle élite di ripopolare l’Europa con gli immigrati, insomma, il famigerato Piano Kalergi, sdoganato anche in Italia – che l’ambiente della destra, da quella radicale ed extraparlamentare a quella nazional-populista e cosiddetta ‘presentabile’, per decodificare gli eventi globali usa spesso, come metro di misura, il cospirazionismo. Tendenza evidente dalla fortuna raccolta dai famigerati Protocolli dei savi di Sion, sia prima della guerra che nel dopoguerra, e che viene denunciata dallo stesso Alain de Benoist, in tal caso critico verso il suo ambiente di provenienza, che scrive: “Non vi è dubbio che il successo delle teorie del complotto proviene prima di tutto dalla straordinaria semplificazione che propongono, e per questo la modernità, che si caratterizza innanzitutto per una sempre crescente complessità dei fatti sociali, costituisce per esse un terreno privilegiato. Più lo stato del mondo è complesso, più la semplificazione radicale che la teoria reca con sé appare salvifica” (4).
Lo stesso dicasi di QAnon. Ma di cosa parliamo? Dall’ottobre 2017 il dibattito interno alla destra americana è stato quasi del tutto monopolizzato da un account apparso su 4chan, una delle piattaforme web preferite dai seguaci dell’ultradestra USA. L’account in questione si firma semplicemente “Q” anche se poi sulla rete è divenuto famoso con il nickname “QAnon”. Si è poi allargato sui social tradizionali, come Facebook, Twitter ecc., portando avanti teorie cospirazioniste pro-Trump e divenendo protagonista di community e gruppi di discussione a tema, che postano quotidianamente decine e decine di aggiornamenti a favore di Trump, che vedono letteralmente come il nuovo messia mandato da Dio.
QAnon ha iniziato la sua esistenza – il tutto va inquadrato anche nel contesto dello sviluppo della rete Alt-Right, che usa massicciamente i social network – rilasciando presunte informazioni riservate, diventate subito virali, su presunte operazioni segrete del governo statunitense, guidato da Trump, per sconfiggere e disarticolare il cosiddetto “Deep State”, cioè quell’insieme di organismi, legali o meno, che grazie ai loro poteri economici o militari o strategici condizionano l’agenda sia del governo americano, sia di vari governi a livello globale. Detto pure “Stato dentro lo Stato”, il Deep State è costituito da reti nascoste, segrete e coperte di potere pubblico. A fronte di questa oggettiva presenza – basti pensare, nel caso italiano, alle dinamiche della strategia della tensione o alla loggia massonica P2 – gli ambienti cospirazionisti sostengono vi sia il nesso fra tale Stato Profondo e l’entourage democratico e neocon (i repubblicani globalisti): questa avversione trasversale a Trump, secondo tali ambienti, dimostra che egli è un candidato popolare, estraneo all’establishment. Il Deep State, un concetto che nella destra americana ricorda molto quello elaborato dall’estrema destra intellettuale europea relativo al mondialismo, sarebbe costituito da un governo ombra formato da banche centrali, massoneria, agenzie di intelligence, gruppi di riflessione, società segrete, gesuiti, interessi finanziari, élite globaliste/mondialiste e organizzazioni sovranazionali che cercano di manipolare la politica nel loro interesse o per servire un programma più ampio, che sarebbe nascosto al grande pubblico (5). Non a caso, su 4chan, cominceranno a uscire diversi post di utenti che si spacceranno per gole profonde dell’amministrazione Trump, con account palesemente falsi tipo FBIAnon, HLIAnon – dove HLI sta per high level insider, ossia ‘informatore di alto livello’ – CIAAnon, WH Insider Anon, ecc. (6).
QAnon presenta le classiche teorie complottiste di estrema destra relative al Nuovo Ordine Mondiale (New World Order) ma in chiave americana – molto più superficiali rispetto alle riflessioni sul mondialismo fatte per esempio in Francia dal neodestro Guillaume Faye o in Italia dalla rivista Orion dal 1985 al 2007 (7) – elaborate alla stregua di profezie: una peculiarità, quella dell’escatologia apocalittica, tipica del background statunitense. In tal caso però è un profetismo di tipo politico, un settarismo secolarizzato. Dal suo account, “Q” è arrivato a ‘profetizzare’ l’arresto di uno dei presunti capi del Deep State, e cioè la candidata democratica Hillary Clinton, nonché dell’ex presidente Barack Obama e del finanziere ebreo-ungherese George Soros, i quali dovevano venir deportati nel campo di prigionia di Guantanamo. A questi si aggiungerebbe il jet set hollywoodiano di tendenza liberal, fondamentale per un’altra grave accusa senza alcun fondamento: il nesso fra pedofilia e satanismo.
La teoria QAnon però tocca soprattutto il campo politico e internazionale. “Q”, infatti, ha più volte detto che il Russiagate – l’inchiesta giornalistica e giudiziaria, condotta dal procuratore speciale Robert Mueller e nata a seguito delle sospette ingerenze della Federazione Russa di Vladimir Putin nella campagna elettorale del 2016 per le presidenziali – non solo è falso, ma che Trump avrebbe simulato tale cospirazione con la Russia per arruolare fedeli al trumpismo, per svelare al pubblico il Pizzagate (di cui parleremo), e impedire il colpo di Stato liberal attuato da Barack Obama, Hillary Clinton e George Soros, alla testa del Deep State. Il Russiagate sarebbe quindi un mezzo utilizzato dal Deep State per nascondere le incriminazioni del clan dei Clinton e degli altri leader dell’élite liberal per il loro coinvolgimento in scandali sessuali, ma contemporaneamente avrebbe portato alla causa qanoniana una figura ‘eccellente’ dell’entourage trumpista, cioè il consigliere per la sicurezza nazionale Michael T. Flynn: dimessosi per il coinvolgimento coi russi, Flynn ha poi pubblicato un video su YouTube a sostegno di QAnon, e pronunciato un giuramento a favore dei patriot, spingendo i follwer dell’account “Q” a bardare i loro username con tre stelle gialle, a indicare i gradi del tenente generale (8).
Inoltre, pur essendo sostanzialmente dei repubblicani – da tener conto che l’ultradestra americana spesso usa il partito Repubblicano puntando a candidati particolarmente vicini ai propri valori, si pensi al candidato dell’ultradestra repubblicana Berry Goldwater negli anni ’60, che scriverà sull’inserto del settimanale di destra Il Borghese, cioè il mensile La Destra, vicino al Msi – i seguaci di QAnon sostengono che l’ultimo presidente degno di rispetto nella storia degli Stati Uniti è stato il democratico John Fitzgerald Kennedy, ucciso a Dallas, il 22 novembre 1963, niente meno che da un complotto ordito dal Deep State di allora, che favorirà l’ascesa prima di Lyndon Johnson e poi di altri presidenti funzionali al sistema (dove si tocca anche la tesi monetarista) (9). Dopo l’omicidio Kennedy, è la tesi di QAnon, vi sarebbero dei patrioti ai vertici dell’esercito degli Stati Uniti, i cosiddetti Navy Seals, fedeli alla memoria del defunto presidente, che avrebbero giurato sulla memoria di JFK di sconfiggere il Deep State. Secondo QAnon il figlio minore di JFK, John Fitzgerald Kennedy Jr. – noto avvocato e giornalista statunitense morto in un incidente aereo il 16 luglio 1999 – non sarebbe affatto deceduto, ma avrebbe simulato l’incidente mortale per nascondersi e mettersi al servizio dei patrioti fedeli al defunto padre. I sostenitori di QAnon – il che fa capire che i post virali vengono poi ampliati notevolmente dai seguaci nei social network – spiegano che Trump guiderà The Storm, La Tempesta, cioè un’ondata di arresti degli esponenti del Deep State e i loro seguaci, a cui seguirà la corte marziale, la deportazione a Guantanamo e l’insediamento di Kennedy Jr. alla presidenza degli Stati Uniti e alla guida di una nuova età dell’oro globale sul modello della Nuova Frontiera del padre negli anni ’60.
Questo ha spinto diversi qanoniani ad affermare che Vincent Fusca, un uomo di Pittsburgh, è in effetti John Fitzgerald Kennedy Jr. sotto copertura, e che, qualora Trump fosse stato rieletto alla presidenza degli Stati Uniti, sarebbe stato nominato suo vicepresidente. John Fitzgerald Kennedy Jr, sempre secondo certi post di Q, era a Washington, sempre sotto mentite spoglie, durante la festa dell’indipendenza del 2019, portando molti seguaci di QAnon a presenziare la cerimonia, nella speranza che Fusca, alias Kennedy Jr., apparisse.
Notiamo una dose massiccia di cospirazionismo spiccio – insomma, a confronto i Protocolli dei Savi di Sion o il più recente Piano Kalergi sembrano riflessioni fatte da raffinati intellettuali – unito a una lettura altrettanto semplicistica della politica internazionale e interna.
Non ultimo, i teorici di QAnon hanno pubblicizzato il consumo per via orale di candeggina industriale o soluzione minerale miracolosa, o MMS, per curare “miracolosamente” il “virus influenzale”, ossia il Covid-19 (10). “La pandemia ha funzionato da acceleratore alla diffusione di QAnon”, spiega Chine Labbe, managing editor di NewsGuard, piattaforma online nata nel 2018 negli USA per verificare l’attendibilità dei siti internet e delle notizie diffuse sul web. “Con una situazione epidemiologica che cambia ogni giorno è facile per le teorie complottiste di QAnon prendere piede. Sull’epidemia succede che i governi si contraddicono ogni giorno”. E questo favorisce la diffusione di tesi pericolose.
Il Pizzagate
QAnon ha un’altra perculiarità: quella che chiama la “lotta alla pedofilia”. L’account ha denunciato, con addirittura l’hashtag #SaveTheChildren e lo slogan “Freedom for the Children”, una presunta trama oscura, organizzata dal Deep State, che vede l’esistenza di una rete globale di pedofili, coinvolti in oscure cabale ebraiche, aventi come obiettivo il dominio globale.
La suddetta tesi, il “Pizzagate”, molto gettonata fra i seguaci alt-righter di QAnon, si fonderebbe sulla credenza che l’ex avversaria di Trump, Hillary Clinton, e con lei vasti settori del partito Democratico e del mondo liberal, sarebbero a capo di una setta oscura e segreta atta a rapire i bambini, nasconderli in tunnel costruiti nei sotterranei delle metropoli statunitensi, e abusarne sessualmente.
Tutto nasce nel marzo 2016, quando fu violato l’account email di John Podesta, responsabile della campagna elettorale della Clinton, con WikiLeaks che pubblicò, nel novembre dello stesso anno, diverse email compromettenti. Un mese prima però, un account Twitter legato all’universo Alt-Right e al suprematismo bianco, riferiva che il dipartimento di polizia di New York aveva scoperto la citata rete di pedofili legata ai democratici: nelle email di Podesta pubblicate da WikiLeaks, secondo vari utenti complottisti dei social erano presenti, in codice, dei riferimenti al citato Pizzagate e al traffico di esseri umani: una cena elettorale tenutasi al ristorante di Washington DC Comet Ping Pong, una pizza al formaggio, in codice CP, cheese pizza, ma che per altri indicava child pornography, e la conclusione era che il locale fosse un luogo dove avvenivano abusi su minori nel contesto di riti di tipo satanico (11). I vip inoltre, secondo QAnon, farebbero uso di adrenocromo, un composto chimico organico derivato dall’ossidazione dell’adrenalina, che secondo tali astruse tesi verrebbe estratto dai bambini seviziati e utilizzato come droga; una droga per le élite globaliste, teoria cospirazionista nata dal romanzo Fear and Loathing in Las Vegas (del 1971, da cui è stato tratto il film Paura e delirio a Las Vegas) dove l’autore, il giornalista Hunter Stockton Thompson, parla dell’adrenocromo e lo descrive come un potente psichedelico dagli effetti simili a quelli dell’LSD.
La storia è stata poi ripresa da siti web di area Alt-Right, come InfoWar, Planet Free Will, The Vigilant Citizen, mentre in Italia il Pizzagate è stato citato dal giornalista cattolico di destra Maurizio Blondet nel suo blog. Attivisti dell’estrema destra repubblicana Alt-Right come Mike Cernovich, Brittany Pettibone, Jack Posobiec, il conduttore di CBS46 Ben Swann o l’ex scrittore del portale TheStreet.com, David Seaman, hanno contribuito a rendere virale quella che è una palese bufala, che attaccava i democratici su temi che non avevano alcun fondamento sensato e non sul programma politico di Hillary Clinton o sull’operato dei democratici durante la presidenza Obama. La situazione precipita al punto che durante tutto il 2020 diversi utenti di Twitter legati a tali teorie hanno usato l’hashtag #SaveTheChildren per propagandarle, spingendo l’organizzazione, il 7 agosto 2020, a un comunicato dove si sottolinea l’estraneità nelle vicende. Ne ha inoltre denunciato l’uso non autorizzato, spingendo i principali social, Facebook, Twitter e Instagram, a impedire che l’hashtag fosse associato a QAnon.
QAnon arriverà poi a legare l’entourage democratico e il Pizzagate a terremoti avvenuti nei pressi di grandi metropoli e centri urbani, affermando che erano, in realtà, stati provocati da esplosioni sotterranee, con l’intento di insabbiare lo scandalo, dato che si intendeva distruggere i tunnel usati dalla rete internazionale di pedofili per il traffico minorile.
QAnon fra estrema destra e populismo
“Q”, nel suo account, ha più volte sottolineato come l’uso della disinformazione “sia una necessità”, per giustificare le sue previsioni spesso fallaci. Ma è tra gli ambienti europei dell’estrema destra, in particolare quella tedesca e francese, che QAnon ha trovato terreno fertile. “Il gruppo si presenta come un movimento anti-élite contro un sistema oligarchico di persone che vogliono imporci il loro ordine mondiale”, chiarisce la Labbe, secondo cui più che di una simbiosi tra i due gruppi bisogna parlare di sovrapposizione. La Germania ha attratto fin da subito un gran numero di seguaci di QAnon che – secondo le stime – a oggi sembrano essere 200 mila. Il gruppo promuove come autentico il complotto antisemita dei Protocolli dei Savi di Sion, tesi riprese in Francia dall’account Twitter @QanonFrance che pubblica video di Alain Soral, ex militante del Partito comunista francese ed ex membro del comitato centrale del Front national, intellettuale nazionalcomunista a capo dell’associazione duginiana Égalité et Réconciliation, a cavallo fra lepenismo, neofascismo, nazionalcomunismo e nouvelle droite. “Quello che QAnon contesta è l’ordine delle democrazie liberali e in questo i principali benefattori sono i movimenti di estrema destra”, afferma Liyanage, ricercatrice del Center for analysis of the radical right, un think tank inglese che si occupa di monitorare i gruppi radicali di destra, secondo cui QAnon offre una piattaforma di visibilità ai vecchi e nuovi gruppi di estrema destra in tutto il continente. “Non sono direttamente collegati, ma uno rafforza l’altro perché entrambi vogliono screditare il sistema attuale”. Un sistema che – secondo QAnon – verrà smantellato da Trump: “Lo vedono come un salvatore ed è per questo che riceve il loro supporto”. In Europa, prosegue la ricercatrice, è la crisi migratoria ad aver rafforzato le teoria complottiste dell’estrema destra che vedono i flussi migratori alla base della ‘sostituzione etnica’ della “razza bianca con una popolazione araba e musulmana” – basti pensare, appunto, alla diffusione delle tesi sul Piano Kalergi. Una teoria contenuta anche nel manifesto dell’attentatore di Christchurch che a marzo del 2019 fece irruzione in una moschea in Nuova Zelanda, sparando all’impazzata e uccidendo 50 persone. La vita di ognuno di noi è stata poi completamente rimodellata dalla pandemia di Covid-19, quindi è sempre più difficile “convincere le persone che queste teorie non sono veritiere”.
1) Cfr. M.L. Andriola, L’Europa a destra. Steve Bannon e The Movement: la Lega delle Leghe, Paginauno n. 60/2018
2) Il prof. Stéphane François, membro dell’Observatoire des radicalités politiques della Fondation Jean Jaures, docente di storia contemporanea e scienze politiche presso l’Université catholique de l’Ouest nonché autore di numerosi libri sulla nouvelle droite e la cultura dell’estrema destra d’Oltralpe, ha pubblicato ricerche che documentano i nessi fra il Grece – il Groupement de recherche et d’études pour la civilisation européenne, il centro studi che fin dal 1968 elabora le riflessioni metapolitiche della nouvelle droite e che ha fra i suoi punti di riferimento il filosofo Alain de Benoist – le relative dissidenze e l’Alt-Right, che discende dal paleoconservatorismo americano. In alcune sue ricerche il prof. François ha sottolineato come una delle riviste teoriche del Grece, Nouvelle École, ha più volte ospitato o avuto nel suo comité de patronage numerosi politologi, studiosi e intellettuali statunitensi vicini al paleoconservatorismo, tutti favorevoli al segregazionismo razziale in vigore negli Stati Uniti fino agli anni ’60 e all’elaborazione di analisi scientifiche che confermavano la differenza/disuguaglianza intellettuale fra americani wasp bianchi e le restanti minoranze etno-culturali, da tenere separate per la reciproca preservazione etno-identitaria. La cosa è continuata tutt’oggi con l’emergere dell’Alt-Right, con molti di quei collaboratori avvicinatisi a Trump e a Bannon. Cfr. S. François, L’alt-right, l’antisémitisme et l’extrême droite française. Une mise au point, in Les cahiers psychologie politique, n. 36, gennaio 2020, http://lodel.irevues.inist.fr/cahierspsychologiepolitique/index.php?id=3946. Sull’Alt-Right e il paleoconservatorismo si veda S. François, Qu’est-ce que l’alt-right?, in jean-jaures.com, 12 aprile 2017, https://jean-jaures.org/nos-productions/qu-est-ce-que-l-alt-right; Id., Trump : derrière les tweets, l’alt-right et le paléoconservatisme, in aoc.media, 15 novemvre 2018, https://aoc.media/analyse/2018/11/15/trump-derriere-tweets-lalt-right-paleoconservatisme/
3) La diffidenza della destra tradizionalista-rivoluzionaria, di formazione evoliana, all’emersione del trumpismo e dell’Alt-Right, è stata palesata dal libro Inganno Bannon, edito nel 2019 dalla Cinabro Edizioni, un piccolo e caustico volume collettaneo scritto da Maurizio Blondet, Andrea Marcigliano, Gianluca Marletta, Claudio Mutti e da due collettivi tradizionalisti evoliani come Raido e Rigenerazione Evola. Si tratta di un pamphlet di battaglia e di denuncia, o per meglio dire di un Manifesto, volto a contribuire alla maturazione dei necessari anticorpi metapolitici contro il virus dell’Alt-Right da parte degli ambienti che si rifanno alle tesi di Julius Evola
4) A. de Benoist, Psicologia della teoria del complotto, in Trasgressioni, n. 14, gennaio-aprile 1992
5) Cfr. T. Josseran, L’État profond: le pouvoir derrière le pouvoir, in Conflits: histoire, géopolitique, relations internationales, n. 16, gennaio-marzo 2018; Stati profondi, Gli abissi del potere. Viaggio negli apparati pubblici e segreti, custodi e motori strategici delle nazioni e degli imperi, in Limes, numero monografico, n. 8/2018 e, nel caso italiano relativo alla strategia della tensione e alla loggia P2, v. F. De Felice, Doppia lealtà e doppio Stato, in Studi storici, n. 3, luglio-settembre 1989, pp. 493-563
6) Cfr. B. Zadrozny e B. Collins, How three conspiracy theorists took ‘Q’ and sparked Qanon, in NBC News, 14 agosto 2018, https://www.nbcnews.com/tech/tech-news/how-three-conspiracy-theorists-took-q-sparked-qanon-n900531, URL consultato il 20 agosto 2020
7) Cfr. G. Faye, Il sistema per uccidere i popoli, a cura di S. Vaj, AGA Edizioni, Cusano Milanino (MI) 2017 e, per un’analisi più ampia, M. L. Andriola, La destra radicale noglobal. Antimondialismo e capitalismo, Paginauno n. 63/2019
8) Cfr. B. Feldman, The Mueller Report May Be Done, But We’ll Always Have the Threads, in New York Intelligencer, 11 marzo 2019, https://nymag.com/intelligencer /2019/03/the-mueller-report-conspiracy-theories-from-qanon-to-mensch.html e J. Davis, Russia Using QAnon Conspiracies to Help Get Trump Re-Elected, in The Daily Beast.com, 24 agosto 2020, https://www.thedailybeast.com/russian-media-turns-to-qanon-conspiracies-to-help-re-elect-trump
9) Cfr. il pamphlet di Roberto Fantolino, Il complotto contro John F. Kennedy, la sovranità monetaria e le risorse energetiche non convenzionali, e-book pubblicato in proprio, s.e., s.d. La tesi è che Kennedy – come prima Abraham Lincoln e addirittura Aldo Moro – siano stati eliminati poco dopo aver promosso leggi a favore della sovranità monetaria dei rispettivi Paesi
10) Cfr. W. Sommer, Qanon-er’s Magic Cure for Coronavirus: Just Drink Bleach!, in The Daily Beast.com, 28 gennaio 2020, https://www.thedailybeast.com/qanon-conspiracy-theorists-magic-cure-for-coronavirus-is-drinking-lethal-bleach; M. Stieb, QAnon Influencers Are Encouraging Followers to Drink Bleach to Avoid Coronavirus, in New York Intelligencer, 28 gennaio 2020, https://nymag.com/intelligencer/2020/01 /qanon-supporters-are-drinking-bleach-to-fend-off-coronavirus.html e T. Porter, QAnon conspiracy theorists are telling people to drink bleach as a cure against the deadly Wuhan coronavirus, in Business Insider.com, 29 gennaio 2020, https://www.businessinsider.com/china-coronavirus-wuhan-cure-qanon-mms-bleach-conspiracy-2020-1?IR=T
11) Cfr. L. Hayes, The Consequences of ‘Pizza Gate’ are Real at Comet Ping Pong, in Washington City Paper, 25 novembre 2016, https://web.archive.org/web/2016112 7163315/http://www.washingtoncitypaper.com/news/article/20842321/the-consequences-of-pizza-gate-are-real-at-comet-ping-pong