The Trip, regia di Tommy Wirkola, 2021

Ricordate il mitico La Guerra dei Roses del 1989? Immaginatene un remake contemporaneo satirico, grottesco, divertente, crudele, drammatico e spiazzante fatto in Norvegia da norvegesi (che non sono di certo i classici borghesi americani). In sostanza The Trip è questo. Detta così non so quanto possa stimolarvi l’appetito cinefilo. Spiego perché ho scelto di condividere con Voi proprio questo: per il tipo di Esperienza inusuale. In due parole: “Fattore Disorientante”. I film a cui siamo abituati sono tarati e cablati col metronomo e la livella: se l’etichetta è ‘Commedia’, sarà una Commedia canonica. Se l’etichetta è ‘Drammatico’, sarà dramma canonico e così via. È stato definito ‘Commedia Nera’. Del ‘Commedia’ ne abbiamo già parlato; sappiamo come funziona. Ma: che dire riguardo il ‘Nera’? È generico; non gli si addice. Passiamo dalla Commedia dove si ride, al dramma dove ci si sente emotivamente coinvolti, fino alla violenza fisica e psicologica insostenibile. Cioè: stai lì che ridi come fosse il classico ‘film da ridere’, poi ti intristisci come stessi vedendo un dramma pesante, poi cominci a soffrirecome se il film fosse fin dall’inizio un horror splatter di quelli nichilisti e violenti. Vieni sbattuto di qua e di là; ma non in superficie; nel profondo d’ognuno dei generi.
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