Fight Club, regia di David Fincher, 1999
Davo per scontato che TUTTI lo avessero visto, in un modo o nell’altro… poi scopro che chi per snobismo, chi per uno mica può guardare tutti i film del mondo… Sì. Esiste ancora gente sopra i trent’anni che non ha mai visto Fight Club. Non c’è molto da dire su trama, attori, musiche ecc. C’è solo da ammirare questo fantastico, adrenalinico film. Nell’odierna società, dove quasi tutti sono incazzati e l’unico metodo conosciuto per sfogare la propria frustrazione è andare in giro per social network a insultare ferocemente tutti coloro che non la pensano come noi… per quelli che passano la giornata su Facebook a criticare e demolire il ‘pensiero’ o il lavoro degli altri, nascondendosi dietro uno schermo, un po’ di sana, costruttiva, reale violenza fisica sarebbe salvifica. Cosa cazzo stodicendo?!?!? In Fight club ci si massacra di botte non per odio, ma per scoprire se stessi e iniziare a vivere davvero – e non per annichilirsi dietro internettari sfoghi puerili. Non sto inneggiando alla violenza, e mi piacerebbe spiegarvi meglio cosa intendo… ma mi toccherebbe spoilerarvi la trama. Guardatelo o riguardatelo… e forse capirete cosa intendo. Negli anni ’90 era solo un cult movie; oggi potrebbe rappresentare anche uno spunto per ri-direzionare una società priva di spunti.
LA DECIMA VITTIMA, regia di Elio Petri, 1965
In un futuro semi distopico che visto oggi fa ridere (perché il ‘futuro’ qui presentatoci è troppo anni ’70 e risulta pacifico&puro confronto a quello che stiamo vivendo nella realtà), dei cervelloni elettronici (anche qui: chiamarli computer, quando abbiamo gli smartphone e i droni, è ridicolo!) sono programmati per sorteggiare dei poveracci in giro per il mondo, che saranno costretti a rivestire il ruolo di vittima o carnefice in una caccia all’ultimo sangue. Una volta estratto ti spettano 10 sfide: 5 da cacciatore, 5 da preda. E poi, se ci sarà un poi diventerai libero, ricco. Famoso. Mastroianni è un ottimo cacciatore… ma anche mettendoci tutta la buona volontà del mondo, biondo ossigenato non lo si può guardare… però lo perdoniamo, perché ci regala una delle sue più glaciali interpretazioni – ancora una volta sotto la regia di un Elio Petri non proprio ispirato come al solito, ma che come al solito ci dimostra quanto sia capace di stare dietro una macchina da presa. Un thriller lento, dai tempi dilatatissimi, lungi dallo spettacolarizzare la violenza grafica – anche se in questo futuristico mondo anni ’70 la violenza è sia uno spettacolo monetizzato che una (cit.) “medicina per salvare la società dal crimine e dalla disoccupazione”. Mica cazzi!
In compagnia dei lupi, regia di Neil Jordan, 1984
L’avevo visto (a metà) quando avevo otto anni; l’ho riconsegnato in videoteca senza manco finirlo; mi aveva ammorbato i … Niente sangue, niente mostri, niente combattimenti… Oh: all’epoca cercavo quella roba là! Ieri sera ero nel letto che mi giravo e rigiravo cercando di dormire. A ‘na certa la mia mente ha escogitato lo stratagemma di riportare a galla il ricordo di questo sedativo cinematografico. Così vado su Youtube, lo cerco, lo trovo e… Ho capito quanto una persona possa cambiare nel corso della vita. Ironico che, per dormire, abbia guardato un film incentrato sul sogno di una ragazzina; sappiamo sin dall’inizio che tutto ciò che vedremo è solo un sogno. Ma c’è di più. ICDL è una storia di storie: un mix di racconti ispirati alla figura di Cappuccetto rosso. ICDL è un pretesto per raccontarci il femminile (inteso come archetipo) attraverso i simboli. ICDL è un viaggio nella parte ancestrale di noi stessi; un’esperienza esoterica. ICDL è un gioiello dimenticato da recuperare. Perché? Perché film del genere, oggi, è praticamente impossibile trovarli; se parli di lupi mannari devi necessariamente metterci bestioni con gli addominali scolpiti che si massacrano a calci e pugni… vale a dire il genere di film che avrei voluto vedere quando avevo sei anni.