• chi siamo
  • contatti
No Result
View All Result
domenica, 18 Maggio 2025
  • Login
Newsletter
Rivista Paginauno
Abbonamenti
  • Ultimo Numero
  • Politica
    • Politica
    • Guerra
    • Internazionale
  • Economia
    • Economia
    • Lavoro
  • Inchieste
    • Dura Lex
    • Politica / Economia
  • Unione Europea
  • Società
    • Società
    • Nuove Tecnologie
    • Ambiente
    • Covid-19
  • Cultura
    • Letteratura
    • Cinema
    • Musica
    • Filo-logico
    • Suggerimenti di lettura
  • CORSI & WORKSHOP
  • Ultimo Numero
  • Politica
    • Politica
    • Guerra
    • Internazionale
  • Economia
    • Economia
    • Lavoro
  • Inchieste
    • Dura Lex
    • Politica / Economia
  • Unione Europea
  • Società
    • Società
    • Nuove Tecnologie
    • Ambiente
    • Covid-19
  • Cultura
    • Letteratura
    • Cinema
    • Musica
    • Filo-logico
    • Suggerimenti di lettura
  • CORSI & WORKSHOP
No Result
View All Result
Rivista Paginauno
No Result
View All Result
Home Cultura Letteratura

Bobby Sands. Scritti dal carcere

Rivista Paginauno by Rivista Paginauno
5 Dicembre 2023
in Letteratura, Percorsi storici
0
Bobby Sands. Scritti dal carcere

Riccardo Michelucci

  • (Paginauno n. 84, dicembre 2023 – gennaio 2024)

Tradotti e pubblicati per la prima volta in Italia, questi testi di Bobby Sands raccontano non solo la forza della lotta di liberazione irlandese e la condizione carceraria, sua e dei compagni, ma rappresentano anche uno straordinario atto d’accusa nei confronti dello Stato britannico

Pubblichiamo l’introduzione al libro Bobby Sands. Scritti dal carcere. Poesie e prose, a cura di Riccardo Michelucci e Enrico Terrinoni, Edizioni Paginauno

Un giovane uomo avvolto in una coperta passeggia lentamente, a piedi nudi, nei pochi metri quadrati della sua cella, cercando di scansare i vermi e gli escrementi ammucchiati negli angoli del pavimento reso scivoloso dall’urina. Le sue narici sono ormai assuefatte all’odore nauseabondo di quel piccolo spazio chiuso, dal quale non esce quasi mai. Poi si ferma, si gratta la lunga barba e inizia a scrivere su uno spicchio di muro ancora vuoto. Stringe tra il pollice e l’indice la ricarica di una penna a sfera dalle dimensioni minuscole, circa due centimetri, che teneva nascosta all’interno del suo corpo. Mentre scrive resta in allerta, le orecchie ben tese, per captare ogni minimo rumore. I secondini possono piombargli in cella da un momento all’altro, confiscargli i suoi preziosi strumenti di scrittura e picchiarlo a sangue. Non appena riuscirà a tornare in possesso di una cartina di sigaretta o di un pezzo di carta igienica ricopierà le parti migliori di quanto ha scritto e cercherà di farle uscire all’esterno.

Viene da chiedersi come sia stato possibile, in circostanze simili, mantenere la concentrazione e la lucidità necessarie alla scrittura di testi politici, e ancor più comporre opere letterarie. All’interno dei Blocchi H, i “gironi infernali” del carcere di Long Kesh di Belfast nei quali, a partire dal 1976, furono rinchiusi in condizioni bestiali i repubblicani irlandesi impegnati nella lotta di liberazione, non era consentito scrivere, non venivano forniti fogli, penne, né alcun materiale di lettura. Eppure Bobby Sands riuscì a raccontare al mondo la sua condizione e quella dei suoi compagni, consegnandoci una testimonianza memorabile, che è anche uno straordinario atto d’accusa nei confronti dello Stato britannico. Durante le interminabili giornate in cella utilizzò la scrittura come strumento di lotta e di resistenza ma anche come terapia per cercare di sfuggire – almeno con l’immaginazione – alle mostruose condizioni nelle quali fu costretto a vivere per essersi rifiutato di accettare il regime carcerario imposto dagli inglesi. Di fronte alla quotidiana violenza dei secondini la parola era rimasta l’unica arma per conservare la dignità, e attraverso di essa i prigionieri riuscirono a sentirsi più forti del sistema che voleva ridurli al silenzio, sottomettendoli a regole che non erano disposti ad accettare.

La scrittura divenne un atto supremo di resistenza anche perché si svolse nella totale clandestinità. Per cercare di sopravvivere all’interno del carcere di massima sicurezza di Long Kesh, Bobby Sands e i suoi compagni fecero ricorso a stratagemmi talmente ingegnosi da risultare quasi incredibili, e destinati a diventare leggendari. Per passare da una cella all’altra minuscole sigarette rollate con cartine di fortuna facevano scivolare una piccola cordicella sotto la porta che aveva la fessura più ampia, fino a farla arrivare dall’altra parte del corridoio. Era un’operazione assai complicata e pericolosa, perché i secondini erano sempre all’erta e spesso si aggiravano per i corridoi del braccio in punta di piedi, cercando di cogliere di sorpresa i detenuti. Per un po’ riuscirono anche a passarsi piccoli oggetti dalle finestre usando strisce di tessuto strappate dalle coperte, alle cui estremità legavano un peso morto, ma poi le guardie se ne accorsero e sigillarono ermeticamente le finestre con tavole e lamiere ondulate. I prigionieri, però, non si persero d’animo e sui muri delle celle, in corrispondenza delle tubature, ricavarono dei piccoli buchi che consentivano di far passare da una cella all’altra le sigarette e l’acciarino per accenderle. Un pezzo di vetro, una piccola pietra e un batuffolo di lana erano sufficienti per fabbricare un acciarino rudimentale ma perfettamente funzionante. Facevano quindi uno stoppino, lo accendevano e passavano con cautela il materiale incandescente da una cella all’altra, fino a quando non erano riusciti tutti ad accendersi una sigaretta di fortuna.

Allo stesso modo escogitarono una serie di tecniche per comunicare tra loro…

Continua a leggere acquistando il numero 84

copia digitale PDF: 3,00 euro
copia cartacea: 10,00 euro

Acquista copia o abbonati qui
Tags: carcereconflitto sociale
Previous Post

Ballate di fine comunismo. Le canzoni di Davide Giromini nel deserto del post-cantautorato

Next Post

Germania, working class: la fine del German Dream

Next Post
Germania, working class: la fine del German Dream

Germania, working class: la fine del German Dream

No Result
View All Result

Articoli recenti

  • Numero 91 | Maggio-Giugno 2025
  • Cina. La corsa allo Spazio è una corsa alla guerra (terza parte)
  • L’influenza di Big Crypto nelle elezioni statunitensi
  • Lobby nell’Unione europea. L’industria chimica e la proposta che vuole vietare i PFAS
  • La condanna ONU dell’occupazione israeliana (seconda parte)

Commenti recenti

    Categorie

    • POLITICA
      • Politica
      • Guerra
      • Internazionale
    • ECONOMIA
      • Economia
      • Lavoro
    • INCHIESTE
      • Dura Lex
      • Politica/Economia
    • UNIONE EUROPEA
    •  
    • ARCHIVIO
      • No Expo 2015
      • Processo Brega Massone
    •  
    •  
    • SOCIETÀ
      • Società
      • Nuove Tecnologie
      • Ambiente
      • Covid-19
    • CULTURA
      • Letteratura
      • Cinema
      • Musica
      • Filo-logico
      • Suggerimenti di Lettura
      •  
    • CORSI & WORKSHOP
     
    • PERCORSI STORICI
    • TUTTI I NUMERI

    Paginauno

    Testata registrata presso il Tribunale di Monza, Registro periodici n° 1429 del 13/12/1999

    Associazione Edizioni Paginauno
    Via R. Pitteri 58/60
    Milano
    P.I. 12182520960

    LA CASA EDITRICE
    Edizioni Paginauno 

    CHI SIAMO
    CONTATTI

    Supporta il giornalismo indipendente di Paginauno

    2020 © RIVISTA PAGINAUNO 

    PRIVACY | COOKIE | TERMINI

    Welcome Back!

    Login to your account below

    Forgotten Password?

    Retrieve your password

    Please enter your username or email address to reset your password.

    Log In
    No Result
    View All Result
    • Ultimo Numero
    • Politica
      • Politica
      • Guerra
      • Internazionale
    • Economia
      • Economia
      • Lavoro
    • Inchieste
      • Dura Lex
      • Politica / Economia
    • Unione Europea
    • Società
      • Società
      • Nuove Tecnologie
      • Ambiente
      • Covid-19
    • Cultura
      • Letteratura
      • Cinema
      • Musica
      • Filo-logico
      • Suggerimenti di lettura
    • Corsi & Workshop
    • Newsletter
    • Abbonamenti
    • Tutti i numeri
    • Archivio
      • No Expo 2015
      • Processo Brega Massone
    • Percorsi storici
    • La casa editrice

    © 2025 JNews - Premium WordPress news & magazine theme by Jegtheme.

    Questo sito utilizza cookie di profilazione propri e di altri siti per migliorare l’esperienza di navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’utilizzo del sito stesso. Se vuoi saperne di più clicca qui.Se accedi a un qualunque elemento sottostante questo banner acconsenti all’uso dei cookie.