Il 38% delle pagine online nel 2013 oggi non esiste più. Un Report del Pew Research Center analizza i siti governativi e quelli di informazione, le pagine Wikipedia e i social media: Internet è più precario di quanto immaginiamo
In dieci anni, il 25% delle pagine web online, è scomparsa. È ciò che ha scoperto uno studio pubblicato a maggio 2024 dal Pew Research Center, intitolato When Online Content Disappears (1). “Il 16% è individualmente inaccessibile ma proviene da un dominio ancora esistente, il 9% è inaccessibile perché l’intero dominio non è più online.” Se invece verifichiamo le pagine che erano online nel 2013, il 38% non esiste più nel 2023.
‘Scomparse’, per l’analisi del Report, significa che “la pagina non esiste più sul suo server host, oppure il server host stesso non esiste più; chi visita questo tipo di pagina riceve in genere una variante dell’errore del server ‘404 Not Found’”, ossia “uno dei nove codici di errore che indicano in modo definitivo che la pagina e/o il suo server host non esistono più o sono diventati non funzionali”. Un “decadimento digitale” che si verifica in spazi diversi: link presenti in siti governativi e di informazione, riferimenti delle pagine Wikipedia e social media…
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