La notte del giudizio (The Purge), regia di James DeMonaco, 2013

Una MichaelBayata che si lascia guardare. Ma: quando i mega produttori di Hollywood investono per realizzare film basati su idee ‘distopico apocalittiche’ c’è sempre un Intento: normalizzare ciò che Oggi viene ancora considerato ‘impossibile’. Rendere progressivamente lecito l’illecito. Se vedi trasposta in un film un’idea oggi ritenuta ‘esagerata’, ‘malsana’ ‘impossibile’, e anni dopo tale idea ti si ripresenterà sotto forma di realtà quotidiana, non solo non ti sembrerà più assurda, malsana e impossibile. Penserai: Azz, come in quel film là. Grandi, lo avevano previsto! E l’illecito diventa lecito. Incipit: l’America è andata a puttane. Il crimine dilaga esponenzialmente come mai nella storia. Non si può andare avanti così. L’unica soluzione è: una volta l’anno, per 12h filate, chiunque potrà fare tutto-il-cazzo-che-gli-passa-per-la-testa senza conseguenze legali. Cioè: puoi andartene in giro a distruggere tutto, uccidere, torturare, spaventare ecc., oppure startene barricato in casa sperando che nessuno venga a farti visita. E te dicono pure che da quando hanno iniziato a ‘celebrare’ tale ‘ricorrenza’ la situazione è nettamente migliorata! Abbiamo accettato passivamente il confinamento da pandemenza; che questa sia la prossima opportunità per un futuro ancora più sicuro?
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