Società
Con un anno di anticipo rispetto al progetto del vecchio governo di centro-destra, entra in vigore la nuova riforma previdenziale e il Tfr dei lavoratori si trasforma in pensione. Lontana dall’essere una riforma, la parola tanto in auge nasconde il vero obiettivo: la salvaguardia dei profitti delle imprese in un’economia finanziaria, attraverso lo sfruttamento del lavoratore dipendente. Il sindacato approva! (Giovanna Cracco). Fondi pensione o Inps, dunque? Erika Gramaglia mostra la gravità del dilemma alla luce dell’esperienza cilena e degli sviluppi del caso Enron.
E dopo il lavoro, la famiglia! I tentativi della Chiesa di incatenarla al vecchio modello, ricordano sempre più la veglia del morto (Marco Despontin). Eppure l’accanimento del Vaticano non è privo di ragioni e va ricondotto all’importanza del ruolo sociale della famiglia. Impareggiabile vettore di valori, e lungi dall’essere una dimensione naturale dell’uomo, il tetto coniugale rappresenta da sempre uno dei più efficaci strumenti di governo. Lo insegna la Storia…
… ma che cos’è la Storia per gli italiani? La costruzione di un’identità nazionale edificata sul silenzio! L’arresto di Cesare Battisti ( Walter G. Pozzi) e il lacunoso resoconto che ne hanno fatto i media, sembrano costruiti a proposito per dimostrare l’esistenza di fatti e verità che non possono essere raccontati per intero. Quali convenienze si nascondono dietro il silenzio che grava sugli anni Settanta?
Linguaggio
La scissione tra Governo e società civile è negata solamente nell’uso del plurale da parte dei politici. Nelle loro bocche, “Armiamoci e partite” è una retorica sempreverde. Ma a chi si riferiscono quando dicono “Noi…?” (Antonio Steffenoni).
Pronome personale dai confini sempre meno estesi, dietro al Noi si nasconde l’evidenza di una strenua difesa dell’interesse personale. In questa ricercata autoreclusione, l’altro, lo straniero, perde la propria identità, per ridursi, come spiega Adel Jabbar , a un’entità divisa in due: l’intruso funzionale (il lavoratore sfruttato) e il problema sociale per la sicurezza (il terrorista). Si parla di Integrazione, ma il primo passo per raggiungerla è comprendere il significato di questa parola.
Recuperare i veri e più profondi significati dei termini diffusi da un linguaggio sempre meno ricco e articolato; parlare degli invisibili mondi altri: è ciò che ha sempre fatto e che deve continuare a fare la letteratura (Giovanna Baer), nel tentativo di arginare le derive del pensiero dominante. Perché è la presa del vocabolario il vero golpe di chi detiene il dominio della chiacchiera. E’ attraverso un calibrato uso del linguaggio che viene spostato l’asse dei valori di una società. Un colpo di mano perpetuo e invisibile di cui nessuno sempra accorgersi. Eppure i morti non mancano, per quanto intelligenti siano le bombe (Nicola Loda).
Sommario
EDITORIALE
Società, Linguaggio
RESTITUZIONE PROSPETTICA
Il romanzo mai scritto sugli anni Settanta
di Walter G. Pozzi
IL RACCONTO
La caduta del governo Parri tratto da L’Orologio
di Carlo Levi
POLEMOS
Familia, familiae
di Marco Despontin
Stato e sindacati vs lavoratori: trattamento da fine rapporto
di Giovanna Cracco
Intercultura tra retorica e realtà
di Adel Jabbar
Gli impossibili mondi altri
di Giovanna Baer
Plurale, singolare
di Antonio Steffenoni
RACCONTI
Odore di viole
di Valter Malenotti
DURA LEX…
Fantasmi e chimere
di Erika Gramaglia
LE INSOLITE NOTE
Nia Maro – Daniele Sepe
di Augusto Q. Bruni
SOTTO I RI(F)LETTORI
La schiavitù dello sguardo
recensione de Riflessi in un occhio d’oro, Carson McCullers
di Luciana Viarengo
BUONE NUOVE
La cappa di piombo
recensione de Piove all’insù, Luca Rastello
di Luciana Viarengo
PAROLE SULLA TELA
Mauro De Carli: La necessità della pittura
di Chiara Carolei
CORIANDOLI
Cattive abitudini
Delle due l’una
Nuovi miti, vecchi riti
di Antonio Steffenoni
VOCABOLARIO STORICO
Bombe Intelligenti
di Nicola Loda
Ultras
di Manuel Pozzi e Valerio Tiezzi
anno I, numero 3
giugno– settembre 2007
Edizioni paginauno
formato: 21 x 30 – pagg. 64
ISSN: 1971343600003