Cosa significa oggi definirsi Conservatore? Mandate for Leadership 2025 dell’Heritage Foundation è un testo fondamentale per comprendere la crisi della società statunitense e dove stanno andando gli USA, che Trump vinca o meno: un documento da leggere
Tutti gli analisti USA concordano nel ritrarre gli Stati Uniti come un Paese spaccato in due: Repubblicani e Democratici, per semplificare, anche se i due partiti non rispecchiano a pieno le sfumature e la complessità di posizioni, su diversi temi, dei cittadini statunitensi. Forse è meglio dire, di nuovo semplificando, conservatori e progressisti, con tutto ciò che storicamente le due definizioni si portano dietro, nella politica interna ed estera degli USA. Che a novembre Trump vinca o meno, dunque, il testo pubblicato nell’aprile 2023 dall’Heritage Foundation, Mandate for Leadership 2025. The Conservative Promise, resta fondamentale per comprendere cosa significhi oggi, negli Stati Uniti, definirsi ‘conservatore’; ricordando che il potente think tank non è l’estremo mondo MAGA, anche se dopo averlo osteggiato nella campagna presidenziale del 2016 si è poi fortemente avvicinato a Trump durante la sua presidenza, riuscendo a influenzarne la politica e, in tutta evidenza, rimanendo a sua volta influenzato. Nell’attuale corsa alla Casa Bianca, Trump ha negato che il progetto Heritage rappresenti il suo programma politico, e la fondazione ha affermato di non parlare per alcun candidato o campagna in particolare – anche se diversi estensori del testo hanno fatto parte della precedente amministrazione Trump (1). Mandate for Leadership 2025 (2) conta ben 900 pagine e si presenta come il “lavoro dell’intero movimento conservatore”, il “prodotto di oltre 400 studiosi ed esperti di politica”, “un programma preparato da e per i conservatori che saranno pronti il primo giorno della prossima Amministrazione a salvare il nostro Paese”, e una sintesi della prefazione che qui riportiamo – i corsivi contenuti sono del testo originale – dà chiaramente l’idea della visione politica complessiva. Visione che sarebbe errato liquidare velocemente come ‘la solita destra’ tradizionalista e religiosa, anti-statale e neoliberista, maccartista e guerrafondaia; non perché non lo sia, ma perché la questione centrale è come la sinistra, anche statunitense, sia riuscita a resuscitare un consenso popolare di massa verso simili posizioni abbracciando globalizzazione e delocalizzazioni, libero mercato e finanziarizzazione dell’economia, e occupandosi principalmente – se non unicamente – di diritti civili e migrazione.
Quarantaquattro anni fa – si legge nella Prefazione a Mandate for Leadership 2025 – gli Stati Uniti e il movimento conservatore erano in grave difficoltà, internamente frammentati e strategicamente alla deriva. Oggi l’America e il movimento conservatore stanno attraversando un’era di divisione e pericolo simile a quella della fine degli anni ‘70. Sotto l’élite dominante e culturale di oggi, l’inflazione sta devastando i bilanci familiari, le morti per overdose di droga continuano ad aumentare, e i bambini soffrono la normalizzazione tossica del transgenderismo, con drag queen e pornografia che invadono le biblioteche scolastiche. Le élite contemporanee hanno persino riutilizzato i peggiori ingredienti del ‘radical chic’ degli anni ‘70 per costruire il culto totalitario noto come ‘The Great Awokening’, la cultura woke, mentre oltreoceano una dittatura comunista totalitaria a Pechino è impegnata in una Guerra Fredda strategica, culturale ed economica contro gli interessi, i valori e il popolo americano. La cosa più allarmante di tutte è che le fondamenta morali della nostra società sono in pericolo.
Il primo Mandate for Leadership fu pubblicato nel gennaio 1981, lo stesso mese in cui Ronald Reagan prestò giuramento alla presidenza. Entro la fine di quell’anno, più del 60% delle sue raccomandazioni erano diventate politiche e Reagan era sulla buona strada per porre fine alla stagnazione, rilanciare la fiducia e la prosperità americane e vincere la Guerra Fredda. Oggi il nostro establishment politico e la nostra élite culturale hanno ancora una volta spinto l’America verso il declino; ma ora conosciamo la via d’uscita, anche se le attuali sfide non sono quelle degli anni ‘70. L’eredità di Mandate for Leadership, e in effetti dell’intera Reagan Revolution, è che se i conservatori vogliono salvare il Paese, abbiamo bisogno di un piano audace e coraggioso. Questo libro è il primo passo in quel piano. I suoi trenta capitoli espongono centinaia di raccomandazioni politiche chiare e concrete per gli uffici della Casa Bianca, i dipartimenti del Gabinetto, il Congresso e le Agenzie, le Commissioni e i Consigli.
Questo libro – si legge sempre nella Prefazione a Mandate for Leadership 2025 – è il lavoro dell’intero movimento conservatore, esprime raccomandazioni su cui l’accordo è già stato raggiunto all’interno del movimento, e ruota intorno a quattro fronti che decideranno il futuro dell’America…
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